II Domenica di Avvento
Giornata mondiale della Gioventù
Leggi SYN, il notiziario settimanale della Comunità Pastorale
SYN-n.-57-24-novembre-2024Giornata mondiale della Gioventù
Leggi SYN, il notiziario settimanale della Comunità Pastorale
SYN-n.-57-24-novembre-2024La logica del mondo, fin troppo permeata dalle seduzioni diaboliche, trova sempre il modo di ingolosirti all’inizio di qualsiasi cosa tu faccia, quando gli servi come follower, come fan, come consumatore, come produttore di reddito, come cliente: e, dandoti il vino buono all’inizio, ti attrae, ti illude di essere importante, esalta il tuo ego; poi, quando per qualsiasi motivo non sei più follower, fan, consumatore, produttore di reddito o cliente, ti abbandona al tuo destino, ti toglie il vino buono e ti lascia il vino peggiore. Gesù sovverte radicalmente questa logica e, con una mossa inaudita, fa arrivare il vino buono alla fine del banchetto, proprio quando la festa sta per finire e stanno per finire anche le speranze, e così facendo ci mostra come funziona il suo amore per noi: qui, nella nostra vita terrena, siamo come quegli invitati del banchetto e spesso “non abbiamo vino”, ma Lui ci sta preparando il “vino buono”, che ci verrà servito su un piatto d’argento alla fine del banchetto.
(A. M. Argine)
«Non è bene che l’uomo sia solo». Poche parole per dire che la solitudine è un non-bene, cioè che è un male. Poche parole per dire quindi che la solitudine è opera del demonio e non è ciò che Dio ha progettato per i suoi figli. Siamo stati creati dentro una relazione, grazie a una relazione, non possiamo pretendere di essere autosufficienti: abbiamo bisogno dell’altro. […]
Gesù ci invita a vedere il Regno come una grande rete, gettata nel mare che pesca fratelli e sorelle dalle profondità più oscure dell’umanità e li porta alla luce. Questa rete raccoglie ogni genere di pesci, raccoglie tutti: nessuno è escluso. Tutti possono entrare a far parte della famiglia in un clima fraterno. Questo avviene nella storia concreta di ciascuno e nella storia del mondo. Sarà solo alla fine della storia che i pescatori (non la rete!) saranno chiamati a fare discernimento tra i pesci buoni e i pesci cattivi.
(Discepole del Vangelo)
Gesù non usa mezzi termini, non indora la pillola: ci dice chiaramente che siamo ben lontani da Lui finché ragioniamo con la miope prospettiva terrena di chi crede di avere in tasca la verità, di essere un “giusto”, solo perché ogni tanto legge la Bibbia, va Messa tutte le domeniche e osserva i precetti. Tutto questo non basta per essere “giusti”: giustizia è rivoluzionare nell’amore tutta la propria vita tutti i giorni della settimana, non solo la domenica. […]
È disponibile il testo integrale dell’omelia che mons. Marco Busca, vescovo di Mantova, ha pronunciato in occasione della S. Messa di domenica 6 ottobre 2024, nella ricorrenza della memoria di sant’Anselmo da Baggio.
“Qui non c’è quasi niente, siamo in mezzo a un deserto” dicono a Gesù i suoi discepoli guardando quella folla di cinquemila uomini, più le donne e i bambini, forse sette o ottomila persone in tutto, gente che è andata lì affamata di speranza per ascoltare Gesù, ma che adesso è fisicamente affamata ed è stanca. Quante volte nella vita mi sento come in mezzo a un deserto, dove tutto è arido, dove in giro non c’è niente di buono, dove non vedo altro che inadeguatezza, scarsità, inutilità. Frugo dentro di me e tutto quello che ho è un pezzetto di niente, dimmi come faccio a sfamarmi e a sfamare tutta la gente che c’è qui intorno, gente che aspetta da me del cibo, o almeno una parola buona, un sorriso, qualcosa insomma che non ci faccia morire tutti di fame in questo maledetto deserto. Beh, proprio come alle nozze di Cana, basta fare qualunque cosa dica Lui di fare. E mica chiede la luna, no: tutto quello che chiede è dargli il quasi niente che abbiamo. A trasformare quel quasi niente in un’abbondanza esagerata di cibo, di gioia, di amore, ci pensa Gesù. Io devo solo dargli il mio quasi niente.
(A. M. Argine)