III Domenica dopo il Martirio di san Giovanni il Precursore

III Domenica dopo il Martirio di san Giovanni il Precursore

C’è questo Nicodemo, un fariseo, anzi un capo dei farisei, che evidentemente è incuriosito da Gesù, ma non vuole che si sappia in giro. Così va a cercarlo di nascosto, di notte, per parlargli. Non è un fariseo nel senso peggiore del termine: le sue intenzioni sono oneste e lui stesso sembra essere un uomo pacifico e desideroso di cercare la fede. Tanto è vero che esordisce con un’affermazione: “sappiamo che sei venuto da Dio come maestro”. Viene subito da chiedersi: se Nicodemo (e non solo lui, visto che usa il plurale) sa che Gesù è venuto da Dio, non è forse già a posto così? […]

II Domenica dopo il Martirio di san Giovanni il Precursore

II Domenica dopo il Martirio di san Giovanni il Precursore

Gesù non usa mezzi termini, non indora la pillola: ci dice chiaramente che siamo ben lontani da Lui finché ragioniamo con la miope prospettiva terrena di chi crede di avere in tasca la verità, di essere un “giusto”, solo perché ogni tanto legge la Bibbia, va Messa tutte le domeniche e osserva i precetti. Tutto questo non basta per essere “giusti”: giustizia è rivoluzionare nell’amore tutta la propria vita tutti i giorni della settimana, non solo la domenica. […]

I Domenica dopo il Martirio di san Giovanni il Precursore

I Domenica dopo il Martirio di san Giovanni il Precursore

Quando san Giovanni dice “Lui deve crescere; io, invece, diminuire” descrive e sintetizza perfettamente la missione non soltanto sua, ma ogni cristiano: amare. L’amore è questo: lasciar crescere non se stessi, ma gli altri, sapendosi tirare indietro e sapendo abbandonare il proprio orgoglio, il proprio egoismo, il proprio desiderio di potere e di superiorità.

V Domenica dopo Pentecoste

V Domenica dopo Pentecoste

Quelle di Gesù non sono mai parole di condanna nei confronti dell’uomo: ciò che viene condannato è sempre il peccato, mai la persona. L’invito che ci rivolge il Signore Gesù è quello di affinare il nostro sguardo, di non fermarci alle apparenze e di osservare in profondità: oltre lo schermo dei limiti umani si trova sempre l’abbraccio misericordioso della vita eterna, e il dono che abbiamo ricevuto è il dono della capacità di vedere questo traguardo. […]

IV Domenica dopo Pentecoste

IV Domenica dopo Pentecoste

Nessuno va a una festa senza indossare qualcosa di adatto. Non è necessario sia un abito di lusso o particolarmente raffinato: basta che sia un abito adatto. Se qualcuno va a una festa vestito come gli capita, che messaggio comunica? Comunica che non gli importa niente di quella festa, che ci è finito lì per caso e che per lui (o per lei) essere lì o essere da un’altra parte sono esattamente la stessa cosa. […]

III Domenica dopo Pentecoste

III Domenica dopo Pentecoste

«Non è bene che l’uomo sia solo». Poche parole per dire che la solitudine è un non-bene, cioè che è un male. Poche parole per dire quindi che la solitudine è opera del demonio e non è ciò che Dio ha progettato per i suoi figli. Siamo stati creati dentro una relazione, grazie a una relazione, non possiamo pretendere di essere autosufficienti: abbiamo bisogno dell’altro. […]