I Domenica di Avvento
Giornata diocesana del quotidiano cattolico “Avvenire”
Giornata diocesana per le nuove chiese
Leggi SYN, il notiziario settimanale della Comunità Pastorale
SYN-n.-56-17-novembre-2024Giornata diocesana del quotidiano cattolico “Avvenire”
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Alle radici profonde della nostra origine umana si trova la risposta a una delle domande personali più inquietanti: “Da dove vengo?”. Nessuno è mai andato là dove il tempo e lo spazio sono iniziati, eppure è da lì che tutti veniamo. In quel punto, in quel preciso momento, Dio divenne amore, e l’amore divenne qualcosa che era possibile condividere e trasmettere: è quello che Giovanni chiama “Verbo” (lògos, parola, cioè la base di ogni comunicazione). Diventando Verbo, Dio imparò a comunicare l’unica cosa che conosceva: l’amore. E così Dio divenne una relazione d’amore. “In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio” (Gv 1,1) si può benissimo sintetizzare dicendo: “Prima di ogni altra cosa, Dio ha inventato l’amore”. Ecco che ora sappiamo non soltanto da dove veniamo, ma sappiamo anche perché esistiamo e dove andiamo: veniamo da una relazione d’amore con Dio, esistiamo grazie a una relazione d’amore con Dio, andiamo verso una relazione d’amore con Dio.
(A. M. Argine)
In cosa consiste “l’intima presunzione di essere giusti” di cui parla oggi il Vangelo? Consiste nel mettere tranquilla la nostra coscienza davanti a Dio convinti che non facciamo niente di male…
Cos’è un sepolcro? Un luogo oscuro, freddo e maleodorante. Tutti abbiamo fatto l’esperienza del sepolcro nella nostra vita: ogni volta che l’angoscia, la tristezza e il dolore ci hanno sopraffatto, siamo finiti come morti nel nostro personale sepolcro, dove eravamo soli nel buio della nostra disperazione. […]
C’è una preghiera piccola piccola, che probabilmente moltissimi di noi hanno imparato fin da bambini, che esprime con il linguaggio della tenerezza il concetto dell’avere cura, del proteggere: è la preghiera “Angelo di Dio, che sei il mio custode…”. […]
Il senso della festa di Pentecoste è tutto racchiuso in quattro parole che Gesù rivolge ai suoi discepoli poco prima di prendere commiato da loro: “Non vi lascerò orfani”. […]