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II Domenica dopo l’Epifania
La logica del mondo, fin troppo permeata dalle seduzioni diaboliche, trova sempre il modo di ingolosirti all’inizio di qualsiasi cosa tu faccia, quando gli servi come follower, come fan, come consumatore, come produttore di reddito, come cliente: e, dandoti il vino buono all’inizio, ti attrae, ti illude di essere importante, esalta il tuo ego; poi, quando per qualsiasi motivo non sei più follower, fan, consumatore, produttore di reddito o cliente, ti abbandona al tuo destino, ti toglie il vino buono e ti lascia il vino peggiore. Gesù sovverte radicalmente questa logica e, con una mossa inaudita, fa arrivare il vino buono alla fine del banchetto, proprio quando la festa sta per finire e stanno per finire anche le speranze, e così facendo ci mostra come funziona il suo amore per noi: qui, nella nostra vita terrena, siamo come quegli invitati del banchetto e spesso “non abbiamo vino”, ma Lui ci sta preparando il “vino buono”, che ci verrà servito su un piatto d’argento alla fine del banchetto.
(A. M. Argine)
Santissima Trinità
Quello della Trinità viene spesso definito un “mistero”, un concetto incomprensibile alla ragione e per questo proposto all’adesione di fede: tre “persone” in una, il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo. Ma non dobbiamo dimenticare che noi siamo creati a immagine e somiglianza di Dio e perciò, in virtù della nostra somiglianza con Lui, anche in noi esiste un’immagine della Trinità. […]
III Domenica di Avvento
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III Domenica di Avvento
Ci perde in tutto, il profeta. In casa è guardato male; fuori, benché lo citino, è temuto più degli altri. Come gli costa la Parola! Talora essa può diventare un grido. E c’è chi lo accusa di mancanza d’amore, quando egli grida per amore.
(don Primo Mazzolari)
Domenica prenatalizia
Dio non ci ha guardato dall’alto, da lontano, non ci è passato accanto, non ha avuto ribrezzo della nostra miseria, non si è rivestito di un corpo apparente, ma ha assunto pienamente la nostra natura e la nostra condizione umana. Non ha lasciato fuori nulla, eccetto il peccato: l’unica cosa che Lui non ha. Tutta l’umanità è in Lui. Egli ha preso tutto ciò che siamo, così come siamo. Questo è essenziale per comprendere la fede cristiana.
(Papa Francesco)
V Domenica di Avvento
I lacci dei sandali che Giovanni il Battista non osa slegare a chi viene dopo di lui sono il simbolo del nostro legame d’amore con Cristo. La vita eterna ci è data grazie al cammino che Gesù vuole compiere insieme a noi nei tortuosi sentieri della nostra vita terrena: togliere quelle stringhe significa azzoppare l’amore di Dio, è come vietargli di camminare con noi.
(A. M. Argine)