VI Domenica dopo il Martirio di san Giovanni il Precursore
Festa Patronale della Comunità Pastorale di sant’Apollinare e sant’Anselmo da Baggio
Leggi SYN, il notiziario settimanale della Comunità Pastorale
SYN-n.-50-6-ottobre-2024Festa Patronale della Comunità Pastorale di sant’Apollinare e sant’Anselmo da Baggio
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SYN-n.-50-6-ottobre-2024È un Gesù colmo di tenerezza quello che ci viene presentato da questo Vangelo, un Gesù che comprende perfettamente il disagio dei suoi discepoli e vuole rassicurarli. Non promette loro di risolvere magicamente gli affanni della vita terrena, non gli racconta fiabe che illudono, non fa l’imbonitore sollecitandoli ad avere fede in Lui per diventare invincibili e intoccabili da tutti i i mali della vita. […]
Oggi, all’alba del nuovo anno, la Parola di Dio ci invita a provare il medesimo stupore che provavano coloro che udivano le cose dette dai pastori che erano andati a vedere il prodigio annunciato dagli angeli e, come Maria, a custodire tutte queste cose meditandole nel nostro cuore. Stupirsi, custodire, meditare. Sono le tre tappe del nostro cammino di fede. Di cosa ci stupiamo? Come i pastori si stupirono all’apparire degli angeli, così noi proviamo stupore all’apparire nella nostra vita della bellezza divina che non ci aspettavamo. Che cosa custodiamo? Come Maria, custodiamo la gioia di amare il Figlio di Dio come se fosse figlio nostro. Perché meditiamo? Per imparare a trasformare la nostra vita da scarabocchio senza senso a disegno d’amore.
(A. M. Argine)
Il Natale ci invita a riflettere, da una parte, sulla drammaticità della storia, nella quale gli uomini, feriti dal peccato, vanno incessantemente alla ricerca di verità, alla ricerca di misericordia, alla ricerca di redenzione; e, dall’altra, sulla bontà di Dio, che ci è venuto incontro per comunicarci la Verità che salva e renderci partecipi della sua amicizia e della sua vita.
(Papa Francesco)
Quelle di Gesù non sono mai parole di condanna nei confronti dell’uomo: ciò che viene condannato è sempre il peccato, mai la persona. L’invito che ci rivolge il Signore Gesù è quello di affinare il nostro sguardo, di non fermarci alle apparenze e di osservare in profondità: oltre lo schermo dei limiti umani si trova sempre l’abbraccio misericordioso della vita eterna, e il dono che abbiamo ricevuto è il dono della capacità di vedere questo traguardo. […]
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Quante volte la nostra vita ci è apparsa priva di senso: ai momenti di felicità, che ci sembrano sempre brevissimi e fugaci, si alternano periodi di sconforto e di dolore talvolta così lunghi da sembrare infiniti. […]