VII Domenica dopo il Martirio di san Giovanni il Precursore
Festa Patronale della Comunità Pastorale di sant’Apollinare e sant’Anselmo da Baggio
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SYN-n.-51-13-ottobre-2024Festa Patronale della Comunità Pastorale di sant’Apollinare e sant’Anselmo da Baggio
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SYN-n.-51-13-ottobre-2024La logica del mondo, fin troppo permeata dalle seduzioni diaboliche, trova sempre il modo di ingolosirti all’inizio di qualsiasi cosa tu faccia, quando gli servi come follower, come fan, come consumatore, come produttore di reddito, come cliente: e, dandoti il vino buono all’inizio, ti attrae, ti illude di essere importante, esalta il tuo ego; poi, quando per qualsiasi motivo non sei più follower, fan, consumatore, produttore di reddito o cliente, ti abbandona al tuo destino, ti toglie il vino buono e ti lascia il vino peggiore. Gesù sovverte radicalmente questa logica e, con una mossa inaudita, fa arrivare il vino buono alla fine del banchetto, proprio quando la festa sta per finire e stanno per finire anche le speranze, e così facendo ci mostra come funziona il suo amore per noi: qui, nella nostra vita terrena, siamo come quegli invitati del banchetto e spesso “non abbiamo vino”, ma Lui ci sta preparando il “vino buono”, che ci verrà servito su un piatto d’argento alla fine del banchetto.
(A. M. Argine)
«Non è bene che l’uomo sia solo». Poche parole per dire che la solitudine è un non-bene, cioè che è un male. Poche parole per dire quindi che la solitudine è opera del demonio e non è ciò che Dio ha progettato per i suoi figli. Siamo stati creati dentro una relazione, grazie a una relazione, non possiamo pretendere di essere autosufficienti: abbiamo bisogno dell’altro. […]
I lacci dei sandali che Giovanni il Battista non osa slegare a chi viene dopo di lui sono il simbolo del nostro legame d’amore con Cristo. La vita eterna ci è data grazie al cammino che Gesù vuole compiere insieme a noi nei tortuosi sentieri della nostra vita terrena: togliere quelle stringhe significa azzoppare l’amore di Dio, è come vietargli di camminare con noi.
(A. M. Argine)
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Domenica di Lazzaro
Ci perde in tutto, il profeta. In casa è guardato male; fuori, benché lo citino, è temuto più degli altri. Come gli costa la Parola! Talora essa può diventare un grido. E c’è chi lo accusa di mancanza d’amore, quando egli grida per amore.
(don Primo Mazzolari)