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III Domenica dopo il Martirio di san Giovanni il Precursore
C’è questo Nicodemo, un fariseo, anzi un capo dei farisei, che evidentemente è incuriosito da Gesù, ma non vuole che si sappia in giro. Così va a cercarlo di nascosto, di notte, per parlargli. Non è un fariseo nel senso peggiore del termine: le sue intenzioni sono oneste e lui stesso sembra essere un uomo pacifico e desideroso di cercare la fede. Tanto è vero che esordisce con un’affermazione: “sappiamo che sei venuto da Dio come maestro”. Viene subito da chiedersi: se Nicodemo (e non solo lui, visto che usa il plurale) sa che Gesù è venuto da Dio, non è forse già a posto così? […]
Penultima Domenica dopo l’Epifania
Domenica “della Divina Clemenza”
Tutti i Santi
Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.
(Vangelo di Matteo 5, 2-12a)
Battesimo del Signore
Gesù, il Figlio di Dio, aveva realmente bisogno del Battesimo? Non era, Lui, senza peccato? Perché farsi battezzare da un uomo, da Giovanni? Dopo essere nato da una donna, in una condizione di povertà umiliante, Gesù nasce una seconda volta nell’acqua del Giordano per non lasciare dubbi: Egli è Dio, ma è un Dio concreto, presente, che viene in mezzo agli uomini e alle donne, ne condivide ogni aspetto e non gli fa schifo immergersi nell’acqua in cui la sua gente si immergeva per farsi battezzare. Gesù si fa seppellire nell’acqua umana e da quell’acqua, proprio come avverrà nella resurrezione, riemerge più uomo e più Dio che mai.
(A. M. Argine)