I Domenica dopo la Dedicazione (Anno A)
Il mandato missionario
Leggi il Foglio settimanale della Comunità Pastorale
Foglio-settimanale-n.-8-22-ottobre-2023-WEBIl mandato missionario
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Foglio-settimanale-n.-8-22-ottobre-2023-WEBGesù ce l’ha fatta. Ha vinto Lui, Lui che sembrava essere il perdente più perdente di tutti, Lui che è stato crocifisso come un delinquente, Lui che è stato flagellato, insultato e manganellato dai potenti, Lui che è stato tradito e rinnegato dai suoi discepoli, Lui che è stato sbeffeggiato dai farisei e dagli scribi, Lui è risorto e ha vinto tutto. […]
Oggi, all’alba del nuovo anno, la Parola di Dio ci invita a provare il medesimo stupore che provavano coloro che udivano le cose dette dai pastori che erano andati a vedere il prodigio annunciato dagli angeli e, come Maria, a custodire tutte queste cose meditandole nel nostro cuore. Stupirsi, custodire, meditare. Sono le tre tappe del nostro cammino di fede. Di cosa ci stupiamo? Come i pastori si stupirono all’apparire degli angeli, così noi proviamo stupore all’apparire nella nostra vita della bellezza divina che non ci aspettavamo. Che cosa custodiamo? Come Maria, custodiamo la gioia di amare il Figlio di Dio come se fosse figlio nostro. Perché meditiamo? Per imparare a trasformare la nostra vita da scarabocchio senza senso a disegno d’amore.
(A. M. Argine)
Cos’è un sepolcro? Un luogo oscuro, freddo e maleodorante. Tutti abbiamo fatto l’esperienza del sepolcro nella nostra vita: ogni volta che l’angoscia, la tristezza e il dolore ci hanno sopraffatto, siamo finiti come morti nel nostro personale sepolcro, dove eravamo soli nel buio della nostra disperazione. […]
Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!
(San Giovanni Paolo II)
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Dio non ci ha guardato dall’alto, da lontano, non ci è passato accanto, non ha avuto ribrezzo della nostra miseria, non si è rivestito di un corpo apparente, ma ha assunto pienamente la nostra natura e la nostra condizione umana. Non ha lasciato fuori nulla, eccetto il peccato: l’unica cosa che Lui non ha. Tutta l’umanità è in Lui. Egli ha preso tutto ciò che siamo, così come siamo. Questo è essenziale per comprendere la fede cristiana.
(Papa Francesco)